Forse non tutti sanno che le spese di intermediazione immobiliare possono essere detratte dall'acquirente dell'immobile al 19% per un massimo di 1.000 euro sulla dichiarazione dei redditi.
Sempre più persone si avvalgono delle agenzie immobiliari per l’acquisto di un immobile. I costi sostenuti per avvalersi di questo servizio possono essere detratti in sede di dichiarazione dei redditi, così come previsto dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
La detrazione viene finalizzata con una riduzione dell’IRPEF ed è valida solo per l’acquisto di un immobile che costituisce l’abitazione principale del contribuente.
Le spese di intermediazione finanziaria possono essere detratte:

• dall’acquirente dell’immobile, mentre non è prevista la possibilità di detrazione da parte del venditore, anche qualora avesse contribuito al pagamento della provvigione all’agente immobiliare;
• dal contribuente intestatario dell’immobile, mentre non si può approfittare dello sconto IRPEF per le spese sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico; la detrazione non vale nemmeno per il coniuge fiscalmente a carico; 
• se l’immobile è stato acquistato da più soggetti, la detrazione viene suddivisa fra i comproprietari.

• i dati del titolare o, se non persona fisica, la denominazione e la ragione sociale del legale rappresentante;
• il codice fiscale o la partita IVA;
• l’importo della spesa sostenuta;
• il numero di iscrizione a ruolo dell’agente di intermediazione immobiliare e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del titolare.

Per evitare di imbattersi in errori o in dimenticanze il consiglio è di avvalersi dell’aiuto di commercialista o referente CAF/Patronato affinché possa indicare quali documenti debbano essere conservati in relazione al singolo e specifico caso.

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