Riqualificazione energetica 2030, bisogna davvero ristrutturare?
La direttiva europea "Case Green" sull’efficientamento energetico delle abitazioni prevede l'adeguamento delle abitazioni entro il 2030 per giungere a zero emissioni entro il 2050.
Bisogna però fare ATTENZIONE in quanto si tratta di una DIRETTIVA e non di un Regolamento per cui non entra automaticamente in vigore, ma necessita di provvedimenti di attuazione emanati dai singoli Stati membri. Per l’Italia questa elaborazione è ancora in corso; la direttiva è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE l’8 maggio 2024 ed è entrata in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri hanno tempo fino al 29 maggio 2026 per recepirla nella propria normativa nazionale.
Gli obiettivi principali della direttiva prevedono:
- edifici di nuova costruzione: a partire dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi edifici privati dovranno essere a zero emissioni; per i nuovi edifici pubblici, questo requisito sarà obbligatorio già dal 2028;
- edifici già esistenti: gli edifici residenziali esistenti dovranno ridurre il consumo energetico medio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Alcune categorie di edifici potrebbero (in base a quanto stabiliranno le legislazioni nazionali) essere esentate dagli obblighi della Direttiva Case Green, che consente di farlo per le seguenti categorie di immobili:
- edifici storici o di particolare valore architettonico (castelli, monumenti, palazzi antichi e di pregio, ecc.);
- fabbricati situati in zone protette o soggette a particolari vincoli (archeologici, architettonici, paesaggistici, culturali, ecc.);
- case vacanza utilizzate saltuariamente e comunque per meno di 4 mesi all’anno;
- edifici di culto (chiese, santuari, monasteri, conventi, ecc.);
- strutture temporanee, come cantieri e stabilimenti balneari.
I proprietari di edifici residenziali classificati nelle classi energetiche più basse – come la F e la G, rispettivamente penultima e ultima della serie – saranno molto probabilmente tenuti a effettuare, entro il 2030 salvo variazioni, interventi di riqualificazione per migliorare l’efficienza energetica delle loro proprietà.
Questi lavori potrebbero includere i seguenti interventi:
- isolamento termico: ad esempio, l’installazione di “cappotti termici” per ridurre le dispersioni di calore;
- sostituzione di infissi: utilizzo di finestre a taglio termico per migliorare l’isolamento;
- aggiornamento degli impianti di riscaldamento: sostituzione delle caldaie tradizionali con pompe di calore o caldaie a condensazione più efficienti (qui si apre un ulteriore capitolo su cui dovrà intervenire la normativa di dettaglio);
- installazione di impianti fotovoltaici: per sfruttare le energie rinnovabili e ridurre il consumo di energia da fonti fossili.
Ecco le principali azioni da considerare e che potrebbe essere necessario intraprendere, in base a quanto stabiliranno i prossimi provvedimenti nazionali di attuazione della Direttiva Case Green:
- verificare l’attuale Attestato di Prestazione Energetica (APE), che classifica gli edifici da A4 (più efficiente) a G (meno efficiente). La direttiva punta a eliminare progressivamente gli edifici nelle classi più basse, quindi chi possiede una casa in classe F o G potrebbe essere tenuto a intervenire. Minor rischio, invece, per chi ha un edificio che già si trova in classe alta;
- migliorare l’isolamento termico attraverso:
- l’installazione di cappotti termici sulle pareti esterne;
- la sostituzione degli infissi (che costituiscono una delle principali fonti di dispersione di calore) con finestre a taglio termico;
- la coibentazione del tetto, del sottotetto e di altre parti strutturali dell’edificio;
- sostituire il sistema di riscaldamento: le caldaie tradizionali a gas potrebbero non essere più conformi ai nuovi requisiti. Soluzioni come pompe di calore, caldaie a condensazione o impianti geotermici potrebbero, in base alle decisioni di recepimento della Direttiva da parte dell’Italia, diventare obbligatorie per migliorare l’efficienza energetica;
- installare fonti di energia rinnovabile: la Direttiva incentiva fortemente l’uso di impianti fotovoltaici e altre soluzioni basate su energie rinnovabili. In alcuni casi, i nuovi edifici (inclusi quelli condominiali) dovranno essere dotati obbligatoriamente di pannelli solari.
Il Governo italiano dovrà, auspicabilmente, introdurre misure per facilitare la transizione, come detrazioni fiscali, bonus ristrutturazioni e finanziamenti agevolati.
fonte: https://www.laleggepertutti.it
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