Ferrara Il caro affitti, la scarsa disponibilità di alloggi per gli studenti universitari (e non solo per loro) in arrivo e già presenti a Ferrara rimane uno dei temi caldi della politica cittadina. «Il mercato immobiliare cittadino è ormai saturo, i prezzi sono sempre più alti e da quest’anno molti studenti rischiano di non trovare alloggio in città o di non poterselo permettere», denunciano gli studenti dell’associazione Rua/Udu di Ferrara. E, d’altronde, basta farsi un giro tra le agenzie immobiliari in città per avere conferma dello stato delle cose.

«Il rischio più contingente e da scongiurare - spiega l’associazione studentesca - è quello del rialzo dei prezzi dei canoni di locazione, il ricalcolo è ancora legato unicamente all’inflazione, che in questi mesi ha già ulteriormente eroso le disponibilità economiche degli studenti e delle loro famiglie; per questo la strada da seguire è sviluppare nuovi indici e porre un limite agli aumenti, così come avvenuto in Spagna, Francia e Germania. Anche a Ferrara - prosegue Rua/Udu - richiamiamo l’attenzione su un problema cronico della città che si sta rendendo via via sempre più insostenibile e lo facciamo perché è ancora possibile mettere in campo delle azioni che possano fronteggiare le criticità». La richiesta è quella di poter partecipare al percorso di confronto e decisionale che non solo porti all’aumento di alloggi a disposizione per gli studenti, ma che li renda anche accessibili a essi, con prezzi che non costituiscano un limite implicito al diritto allo studio: «In autunno, il Comune ha istituito un tavolo di confronto con l’Ateneo sulla residenzialità studentesca ma senza coinvolgere le rappresentanze. Come sindacato studentesco, dal 2020 avanziamo proposte, unitamente a Sunia, per porre rimedio all’emergenza abitativa con soluzioni che vedono l’Ateneo e il Comune come attori principali nel contrastare l’aumento dei prezzi, la carenza d’offerta e la creazione di un vademecum a disposizione di tutti i neo-immatricolati. Serve pensare un progetto congiunto tra le parti che si prefigga di integrare il diritto allo studio e quello all’abitare. Serve contrastare nell’immediato un ulteriore aumento dei canoni di locazione - ribadisce Udu Ferrara - e ripensare gli spazi di una città che possa realmente essere riconosciuta come città universitaria».

 





Vuoi saperne di più?

Compila il modulo senza impegno